Le religioni si chiedono chi abbia creato l’Universo.
La scienza si interroga su come sia nato e, in subordine, se nell’Universo ci siano altre forme di vita.
L’Astronomia genetica si domanda se l’Universo sia in sé vita, se cioè è possibile pensare a questo Universo (senza peraltro escludere altri Big Bang e altri Universi) come a un organismo vivo e vitale, di cui la Terra e il Sistema solare non sono che una parte infinitesimale, atomica, della struttura (del tessuto) che lo compone.
Se si accoglie l’ipotesi secondo la quale la nascita dell’Universo non è stato un accadimento accidentale ma, come per le nascite che conosciamo, il frutto di circostanze non casuali ma causali legate all’espressione di una Intenzione in grado di determinarne l’accadimento e di orientarne gli sviluppi nel tempo, la naturale conseguenza è solo una: l’Universo non è solo una creazione: è esso stesso una creatura, un organismo vitale di dimensioni incalcolabili: qualcosa di singolarmente (nel senso di unitario) e ‘specialmente’ fecondato e vivente. E se così stanno le cose, la Terra – che da quell’evento iniziale è derivata – altro non è che una minuscola parte di quell’organismo misterioso che, a quanto pare, è tuttora in espansione (e quindi in crescita).
Forse è venuto il momento di farsene una ragione.
I giorni di Karen
"Ci può essere gioia senza speranza? E ci può essere senza illusione? E quale è oggi la nostra speranza? Quale la nostra illusione?
"Nessuno pensa di invecchiare negli anni della gioventù. E tutti vorrebbero recuperare la loro giovinezza quando sono costretti ad assistere alla loro vecchiaia. Cosa c'è di meglio, allora, delle nostre vite? Eppure, credimi, non c'è nulla di più tragico dell'intersecarsi tra la tua età che maturando sfiorirà, e la mia che recupererà via via tutte le energie dell'immaturità giovanile.
"Per ora, certo, tu sei ancora una giovane donna e io un uomo nel'età matura. Tu hai un futuro di vecchiaia, io di infanzia. Ma non sono queste apparenze di futuro un puro inganno?
"La verità è che tu hai anni dietro di te verso i quali io sono incamminato. E io ho anni davanti a me che tu percorrerai senza trovarmi. Ne sarò già uscito quando vi giungerai, così come tu avrai per tmpo abbandonato quelli - misteriosi e noti - che mi attendono.
"Non ci troveremo mai, Karen, al di là di ogni apparenza, al di là di quanto questa mattina può illudere. Non cammineremo mai, neppure per un giorno, fianco a fianco, mano nella mano, insieme. Neppure il giorno in cui, per qualche istante, avremo la medesima età. Un attimo dopo quel breve momento tu sarai più vecchia, ed io più giovane. Ci daremo la mano, quel giorno, ma saremo subito strappati via l'uno dall'altra, inesorabilmente.
"Ecco, solo in quel momento - forse - saremo veramente felici e la nostra vita insieme potrà dirsi compiuta".